Sport e attività fisica detraibile nel 730: il disegno di legge bipartisan

Anziana in palestra
Autore: 
A cura della Redazione
Venerdì, Agosto 30, 2024
Tutti i partiti hanno sottoscritto al Senato il disegno di legge il cui fine è incentivare sport ed esercizio fisico rendendoli detraibili fiscalmente tramite la dichiarazione dei redditi.

Lo sport, termine con il quale s’intende anche l’esercizio fisico in tutte le sue forme, è un farmaco e per incentivarne la pratica andrebbe prescritto con ricetta medica, diventando detraibile fiscalmente. Parte da questo presupposto il disegno di legge la cui prima firmataria è l’Onorevole Daniela Sbrollini di Italia Viva, sottoscritto da tutti i partiti nella X Commissione al Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale).

L’obiettivo è promuovere l’attività motoria e, al contempo, consentire alle famiglie di beneficiare delle detrazioni fiscali, recuperando parte della spesa sostenuta per le attività sportive attraverso il 730. «Lo sport – ha spiega Daniela Sbrollini, vicepresidente della Commissione – è un farmaco privo di controindicazioni e fa bene a tutte le età. Il Disegno di legge che ho presentato intende dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserirlo in ricetta medica. La speranza è che, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute». Sbrollini ha inoltre ricordato che «i numeri evidenziano che l’esercizio fisico, nonostante sia un fattore determinante per la salute delle persone, è ancora troppo poco praticato. I dati dell’Eurobarometro dicono che nell’Unione europea il 45% delle persone afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. Inoltre – ha aggiunto la senatrice, che è anche presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili – il rapporto congiunto dell’OMS e dell’OCSE intitolato “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” svela che con un aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana si eviterebbero, entro il 2050 in Europa, 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili, tra cui 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di diversi tumori. Si stima che in Italia il costo dell’inattività fisica nei prossimi 30 anni sia paria a 1,3 miliardi di euro. Da qui l’importanza di un’iniziativa legislativa che consenta, finalmente, di prescrivere l’esercizio fisico esattamente come un farmaco. Ritengo che lo sport sia uno strumento per investire sul miglioramento del Paese. È importante – ha concluso Sbrollini – portare avanti un lavoro comune che consenta il riconoscimento del valore formativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva, ponendo la cura e la prevenzione delle malattie croniche al centro dell’agenda politica e dell’azione legislativa».

 

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